I percorsi associativi dei comuni di minore dimensione (Unioni di comuni, convenzioni, fusione di comuni)
Il piano di formazione territoriale privilegia, già nelle ultime settimane del 2014, l’attenzione alla riforma della governance territoriale, sviluppata in particolare con la c.d. "legge Delrio" (legge 7 aprile 2014, n.56), in materia di Città metropolitane, nuovo ordinamento delle Province, e sviluppo dei processi associativi e di fusione dei Comuni di minore dimensione demografica.
In particolare abbiamo l’obiettivo di organizzare - in collaborazione con le strutture regionali dell’Anci - uno o più incontri in ciascuna Regione, per aggiornare amministratori e "tecnici" sull’evoluzione del quadro normativo, fare il punto sui processi già avviati nei differenti contesti legislativi regionali ed avviare un confronto costruttivo sulle difficoltà che ancora si frappongono alla gestione associata delle funzioni fondamentali, ad oltre quattro anni di distanza dal dl 78/2010.
C’è dunque un orizzonte condiviso, comune a tutti gli incontri: la consapevolezza che la preziosa realtà dei 5.693 Comuni "di minore dimensione demografica", che rappresentano e amministrano circa 10 milioni di persone e un’amplissima porzione del territorio nazionale, deve trovare nel percorso associativo la dimensione per continuare ad esercitare il proprio ruolo istituzionale, di tutela degli interessi delle comunità locale e di protezione del territorio, in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie. La cooperazione intercomunale - nelle forme delle Unioni di Comuni e delle convenzioni - è dunque la strada maestra per far vivere i Comuni, e consentire loro di offrire servizi di buona qualità - all’altezza delle attese dei cittadini, delle famiglie e delle imprese - a costi sostenibili.
Al tempo stesso gli incontri si misureranno con i concreti contesti territoriali, diversi tra loro per il quadro legislativo regionale, per il tessuto demografico e socio-economico, per le esperienze amministrative già avviate, e per le stesse iniziative di formazione già promosse dalle strutture regionali dell’Anci o da altri partner del sistema delle autonomie territoriali.
Con lo stesso spirito si intende offrire un adeguato contributo tecnico alle amministrazioni che hanno già scelto, o meditano di scegliere, al coraggiosa strada della fusione volontaria.
Confidiamo entro la conclusione del piano di riuscire ad organizzare almeno 50 eventi, coinvolgendo anche le regioni ad autonomia speciale (ovviamente nel rispetto delle loro peculiarità), con l’obiettivo di sviluppare la riflessione comune in più incontri nello stesso territorio: il primo inevitabilmente più “generale” e ricognitivo dei problemi più rilevanti sul tappeto; il secondo più "avanzato", concentrato sulle tematiche più urgenti nei diversi contesti territoriali. Sarà molto importante, in questo passaggio tra il “primo e secondo tempo” dell’offerta formativa, valutare l’evoluzione dei processi in atto dopo lo spirare del termine del 31 dicembre 2014, che ad oggi la legge assegna ai Comuni per la gestione associata delle funzioni fondamentali.
Infine, l’offerta formativa sarà completata nel tempo con l’approfondimento, su questo portale, di alcuni percorsi tematici di particolare rilievo. I docenti di Accademia delle autonomie offriranno documenti, materiali didattici, bozze di provvedimenti, suggerimenti operativi e analisi critiche sui seguenti temi:
- l’assetto istituzionale – statuto, regolamenti, provvedimenti organizzativi - delle Un ioni di Comuni e delle convenzioni
- la gestione finanziaria e contabile dei processi associativi - bilancio - tributi
- la gestione delle risorse umane
- l’informatizzazione degli uffici e dei servizi
- la gestione associata della polizia locale
- la gestione associata dei servizi sociali
- la gestione associata di lavori pubblici, appalti, ufficio tecnico
- la gestione associata delle funzioni in materia di turismo e servizi culturali
- la gestione associata delle politiche di sviluppo economico-locale
- il percorso per le fusioni di Comuni